niente revival Il potere logora anche chi ce l’ha- Corriere.it

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di Roberto Gressi

La fine dello scudocrociato 30 anni fa. «Le nostre idee patrimonio del Paese»

Tutto in un giorno. La mattina di quel 18 gennaio del 1994 nasce il Ccd che apre il dialogo con Berlusconi, che proprio in quelle ore fonda Forza Italia. Nel pomeriggio Martinazzoli vara il Ppi. È il preludio al 29 gennaio, quando si scioglie la Democrazia Cristiana. «Mi sembra di vedere l’inizio di un film con Sordi:
Tutti a casa
». È il 1992 e queste parole di Martinazzoli, che poi daranno il titolo a un bel libro di Massimo Franco, saranno premonitorie. Chiude il partito della nazione. «L’elettore italiano sentiva la Dc come una madre, al massimo come una zia», dirà Umberto Eco. E Indro Montanelli: «La lotta politica in Italia si potrebbe restringere a quella interna di un solo partito, la Dc». Leonardo Sciascia: «La Dc è una specie di polipo che sa mollemente abbracciare il dissenso per restituirlo, maciullato, in consenso». Trent’anni dopo la morte della Dc che cosa rimane di quei giorni? E cosa resta come eredità del partito che ha guidato il Paese per mezzo secolo?

«La nascita del Ccd e del Ppi, quello che fu definito il parto gemellare, fu il tentativo, su fronti diversi, di proporre una seconda fase del ruolo dei cattolici — è l’analisi di Pier Ferdinando Casini —. Noi guardando al centrodestra, altri rivolgendosi al centrosinistra. Due esperienze con il loro limite, perché la storia difficilmente concede dei revival». Si…


Author: Roberto Gressi
Data : 2024-01-20 08:21:39
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